Il social network Google+ lanciato dal colosso di Mountain View nel 2011, come piattaforma di social network alternativa a Facebook, chiude la parte dedicata ai profili consumer, lasciando attiva solo quella per le aziende.
L’annuncio dato tramite un post pubblicato nella sezione tematica dedicata alla “Privacy e Sicurezza” del Blog di Google è abbastanza anomalo, proprio per la modalità con cui è stata data la notizia.
Leggendo il post si evince che nell’ambito di un progetto chiamato Project Strobe, dedicato ad una revisione dell’accesso degli sviluppatori di terze parti all’account Google e ai dati dei dispositivi Android. Durante uno dei task di root-and-branch del progetto, siano emerse delle criticità sull’utilizzo delle API della piattaforma di social network Google+, e di come queste venivano utilizzate da app, servizi e siti Web di terze parti.
In particolare è emerso un bug presente in una delle API di Google+ People, in cui nell’azione di concessione dei permessi da parte degli utenti, alle app di terze parti, queste avevano accesso anche a campi del profilo utente che non erano contrassegnati come pubblici.
Tale bug, continua il post, ha interessato almeno 500.000 account Google+, e che le API interessate dal bug si interfacciassero a 438 applicazioni. Il bug è stato risolto con una patch rilasciata a marzo 2018. Big G comunque rassicura i propri utenti, comunicando di voler implementare ulteriormente l’interfaccia di dialogo che viene visualizzata all’utente nel momento dell’autorizzazione di un app di terze parti all’accesso alle API.
Tali criticità hanno spinto i vertici del Googleplex ad intraprendere una serie di azioni destinate a porre rimedio a tali problematiche.
La prima azione intrapresa, è proprio l’interruzione della piattaforma di Google+ per gli utenti consumer. Azione motivata anche dal bassissimo utilizzo della versione consumer della piattaforma di social network, la procedura di chiusura sarà portata a termine entro Agosto 2018.
La piattaforma non chiuderà totalmente ma rimarrà attiva quella rivolta ai clienti aziendali. Per cui il futuro di Google+ sarà orientato esclusivamente alla fruizione come prodotto aziendale.
Nata Cagliari, classe 1980
Dopo la laurea in scienze della comunicazione, collabora come fashion editor per diverse riviste Italiane.